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Quando l'occidente e l'oriente maturarono un dialogo esoterico
tra un caboclo e un sadhù,
la natura del pianeta preparò i suoi rappresentanti,
che durante una conversazione, meditarono sulla vibrazione della vita.
Quando il giorno aveva già lasciato completamente
la sua forma luminosa e l'oscurità della notte
si insinuava a propiziare buoni auspici,
Juramidan, l'índio della grande selva,
dopo aver attraversato il grande mare
riunì le erbe, con il fuoco preparò la pozione
e si raccolse.
Finalmente con l'arrivo di Fior di Lothus,
preparò la pipa cosmica
per la notte delle stelle.
Juramidan lo accolse con reverenza
e insieme trascesero nel mondo delle forme e dei colori
quanto più guardavano più vedevano miraggi e arte.
Un essere umano che osservava
quella cerimonia degli dei,
chiese di prenderne un po'
e il fumo si materializzò
in una quarta presenza,
sputò una forza che intorpidì lo spirito
di quel curioso osservatore,
che incoraggiato da quell' iniziazione magica,
sentì che questa volta, le fiere e i draghi
staranno al suo favore
e la foresta lo trasporterà attraverso l'oceano,
dopo che il sogno sarà passato
l' aurora dell'anima risplenderá,
e quell'essere terreno
sarà il benvenuto e conoscerà
la grande opera degli esseri dello spazio.
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mercoledì 23 aprile 2008
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