L’impermanenza di ieri, senza tracce né parole,
affonda nel cuscino di vaghezze
non ancora futuro
ma attimo presente fuggente
come respiro sui soffioni
impalpabili ambasciatori del vento.
Strade grigie e prati bianchi
pionieri del mio cuore in ombra,
eclissato tra rami spogli
in dissolvimento di fantasia
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