L'arte può assumere colori e sfumature infinite, sembianze illimitate,
forme variegate e poliedriche. L'arte è un turbolento caleidoscopio,
muta perennemente identità e fattezze, è una chimera che gioca ad
adornarsi di bellezza, a cambiare pelle, come un magnifico e seducente
serpente. Parte dall'umano e tende, come un arco ruggente, al cielo,
al divino, all'imperscrutabile.
Essa è un tramite tra noi e il cosmo, e oltre ad aprire canali di
comunicazione tra l'uomo e i suoi arcani misteri, crea un ponte tra
l'uomo e l'universo. Perché l'essere umano che si spoglia di se stesso
per riscoprirsi e per scandagliare la propria magia assopita e
latente, trascende da sé partendo da sé, supera i propri limiti fisici
e mentali, e si scioglie nella lucente perfezione di ciò che lo
circonda. L'arte scava nel profondo, nell'inconscio, e ci conduce a
esplorare i territori visionari del sogno, ribaltando le prospettive e
le abitudini, permettendoci di creare strade nuove e sorprendenti.
L'artista è una creatura che vede al di là della superficie e delle
apparenze, è un rabdomante alla ricerca di sfaccettature improbabili e
stupefacenti, è l'incarnazione della libertà, è un ventre che genera
vita e bellezza. L'artista si immerge nel mondo contingente e
immanente per raggiungere la spiritualità attraverso l'ammaliante
gioco delle metamorfosi. Plasma se stesso, le proprie emozioni, il
mondo circostante, per dare un senso nuovo a ogni cosa, un respiro
palpitante e sfavillante alla realtà.
L'indaco è il colore che simbolicamente rappresenta questo processo.
Indaco è l'oceano che freme e pulsa sotto la carne, indaco è l'anima
che ci genera e ci rigenera, come araba fenice. Indaco sono gli occhi
degli esseri supremi e illuminati che ci prendono per mano e ci
portano dentro universi suggestivi e incontaminati, antesignani di una
rinascita cruciale ed eterna. Un colore che dolcemente ci divora, che
ribalta l'ottica della banalità e della convenzionalità, per aprire
porte che ci possono far accedere alla perfezione assoluta, dove il
tempo e lo spazio si annullano, dove il cerchio si chiude e noi
diveniamo parte integrante di un'unica entità che racchiude Tutto.
Chiara Manganelli
scrittrice, critica d'arte, poetessa, giornalista
ch.saudade@gmail.com
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Chiara Manganelli
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